Retrospettiva sul Cosmo
Verso l'infinito e oltre: la conquista dell'immaginazione
Se il cosmo e la sua esplorazione hanno sempre nutrito una fonte di fantasie (vedi il discorso di JF Kennedy e il suo “Nuova Frontiera” del 1960), cinema e tecnologia sono stati in sostanza strettamente connessi; inoltre, i viaggi spaziali costituivano logicamente un terreno fertile per gli artigiani della settima arte. Dagli effetti speciali di Georges Méliès con il suo Voyage dans la lune , precursore di tutte le finzioni cosmiche, agli ultimi effetti visivi in Interstellar di Christopher Nolan, il mezzo ha offerto un campo fertile per l'immaginazione intorno all'esplorazione spaziale.
In dialogo con il ricco cartellone del mudac dal titolo “Space is the place”, la retrospettiva Cosmos propone un tuffo in più di cento anni di cinema, sotto forma di un'odissea attraverso le rappresentazioni – più o meno fantasticate, più o meno erudite – di viaggi extraterrestri . Che si tratti di “semplici” soggiorni in orbita attorno alla Terra, di attraversamenti del nostro sistema solare o di esplorazioni anche più lontane, il programma attinge da un prolifico registro di fantascienza e invita a esplorare altrettante chimeriche proiezioni di diversi universi, nella loro fisicità , scopo scientifico e, ovviamente, estetico.
Sebbene i film di fantascienza siano stati a lungo relegati nell’intrattenimento di second’ordine – come altre opere appartenenti a questo genere
ai generi della “serie B” – sono stati però spazio di sperimentazione per molti artisti, alcuni dei quali non solo hanno impresso immagini nell'immaginario collettivo, ma hanno fatto anche la storia del cinema. Dai fenomeni cosmogonici alle rappresentazioni dei pianeti, passando per la progettazione di navi e la (dimostrazione) di tecnologie futuristiche, i film sull'esplorazione spaziale hanno dato sostanza a questa fascinazione per l'universo e la sua mitizzazione.
Oltre ai primissimi viaggi extraterrestri del medium, questa selezione è punteggiata da opere canoniche nelle rappresentazioni spaziali che offrono. Impossibile, ovviamente, ideare un programma del genere senza includere 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, film per il quale è stato essenziale il contributo di Douglas Trumbull, pioniere degli effetti visivi e regista ( Silent Running ). La retrospettiva presenta anche altre opere che, sebbene meno panteoniche, hanno comunque avuto un ruolo fondamentale, come il sontuoso Ikarie XB-1 e Terrore nello spazio , quest'ultimo un'evidente influenza per Alien di Ridley Scott.
Se i film proposti hanno lo stesso denominatore comune, abbracciano tuttavia un'immensa diversità: tra film “navi” ( Solaris , Cargo ) e “opera spaziale” ( Star Wars e la sua “fregatura” giapponese Les Escapes from the 'space ) , il programma naviga tra sottogeneri e la loro ibridazione, anni e paesi di produzione, influenze (scientifiche e letterarie) per offrire tanti titoli quanto odissee cosmiche. E sebbene spesso affrontino, attraverso la loro componente distopica, la condizione dell’Uomo del futuro, queste opere invitano soprattutto a riflettere sul nostro presente. Quindi intraprendi questi viaggi (meta)fisici... verso l'infinito e oltre!
Loïc Valceschini