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Photomachinées

Photomachinées
Collection de l'Art Brut

31/3/2023 - 24/9/2023

Frutto di una lunga e scrupolosa raccolta tra bancarelle di mercatini o negozi dell'usato da parte di due appassionati collezionisti, le 452 immagini che compongono la collezione Photomachinées sono state prodotte da autori anonimi provenienti da tutto il mondo.

Né fotografie né oggetti, queste immagini hanno tutte subito una "macchinazione" il cui obiettivo è "dirottare" la funzione delle fotografie iniziali. I motivi o le ragioni all'origine di queste appropriazioni indebite sono molto vari per natura e intenzione, a volte difficili da spiegare.

Realizzate a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, queste creazioni sono scomparse contemporaneamente alla fotografia su carta con l'arrivo della tecnologia digitale. Formano un corpus che va da semplici ritagli a allestimenti più complessi, combinando pittura, disegno, ricamo, collage e altri processi.

L'accumulo di questi documenti rivela somiglianze che, indipendentemente dalla loro origine geografica e dal loro periodo di produzione, consentono di costituire dei set. La mostra è così suddivisa in diverse categorie che fanno riferimento a temi e pratiche presenti all'interno della fotografia anonima.

L'atto di "sviare" queste fotografie di famiglia crea un rapporto con le produzioni degli autori dell'Art Brut, che, ricordiamolo, prescindono da ogni convenzione artistica e rivisitano a piacimento tutto ciò che passa per le loro mani, operando una gioiosa reinterpretazione dei modelli a volte usano o traggono ispirazione.

In questo contesto, è quindi possibile stabilire un dialogo tra questi Photomachinées e l'Art Brut, e tessere legami tra questo mezzo e questa nozione a cui tutto si opponeva, a priori.

Queste immagini, a tratti toccanti, divertenti ed emotivamente cariche, stimolano il nostro gusto per l'insolito, il bizzarro e lo strano, e ci incoraggiano a guardare opere che si discostano dalle norme e dalle convenzioni sociali. , e che scopriamo prendendo la chiave di i campi.

Il set è stato donato alla Collection de l'Art Brut nel 2021 da Antoine Gentil e Lucas Reitalov.

Commissario: Antoine Gentil