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Karl Beaudelere, autoportraits au miroir

Karl Beaudelere, autoportraits au miroir
Collection de l'Art Brut

10/06/2022 - 30/10/2022

Nel 1977 Karl Beaudelere scopre la raccolta di poesie Les Fleurs du mal di Charles Baudelaire, opera che lo segnò profondamente, tanto da scegliere in seguito “Beaudelere” come nome d'artista.

Il giovane, cresciuto in un quartiere popolare di Marsiglia, si è formato nel campo della stampa, poi ha lavorato in un negozio di prêt-à-porter da uomo, poi come rigattiere e guardia giurata. Nel 2007 ha iniziato a disegnare con pastelli e feltro. Lo stesso anno iniziò a disegnare graffiti con stencil sui muri della città. Tutte le sue creazioni sono legate alla collezione di Baudelaire, che rilegge instancabilmente e dalla quale si fa tatuare versi sul corpo.

Dal 2011 avvia da autodidatta una serie di autoritratti con semplici penne a sfera acquistate al mercato, per mancanza di mezzi. Lavora per un mese o più su alcuni disegni, a volte molto grandi, scrutando la propria immagine in uno specchio sospeso vicino a un tavolo. Dà così vita a strani volti dai contorni molto densi. La loro particolarità è quella di essere delimitata non da contorni o da una linea ben definita, ma da un susseguirsi di cerchi o linee che proliferano, come cellule, e si sovrappongono, al punto da “far apparire” gradualmente il suo volto. Attraverso questa tecnica stupefacente, i volti sembrano emergere dal supporto come fantasmi, creando in chi li osserva una suggestiva impressione di “stranezza inquietante”. Talvolta, inoltre, il disegno rappresenta solo una porzione del viso, la parte mancante sembra diluita nel supporto, dando così l'illusione di una “scomparsa” dell'immagine.

Nel 2017, la Collection de l'Art Brut ha acquisito otto disegni che sono entrati a far parte della collezione Neuve Invention , precedentemente denominata collezioni annesse . Questo fondo, che continua a crescere, raccoglie le opere di artisti che non sono autodidatti, ma che si distinguono dalla creazione approvata, in particolare per i processi stilistici o i materiali utilizzati. Riunisce anche produzioni autodidatte, alla stregua dei creatori di Art Brut, ma che, a differenza di queste ultime, sono in un attivo processo di riconoscimento artistico. Nel 2011, Karl Beaudelere ha potuto presentare per la prima volta i suoi autoritratti disegnati in una galleria. Oggi continua ad esporre e sviluppare vari progetti artistici.

Dal 2019 al 2021, grazie a un'importante donazione dell'artista e al sostegno della Fondazione Guignard (Nyon, Svizzera), il corpus delle sue opere custodito dal museo si è ulteriormente arricchito fino a raggiungere un totale di sessantasette disegni.

Questa mostra monografica presenta la maggior parte dei disegni della collezione del museo, integrati da alcuni prestiti dell'artista.

A cura di: Sarah Lombardi, Direttrice della Collection de l'Art Brut