La mostra retrospettiva raccoglie più di 90 opere e mette al primo posto la volontà modernista di Gustave Buchet.In occasione della pubblicazione di una monografia di Paul-André Jaccard, il MCBA ripercorre la carriera di Gustave Buchet (1888- 1963), grande nome nella sua collezione di arte moderna. Buchet appartiene a una generazione di artisti svizzeri di lingua francese che intendono liberarsi dall'influenza di Ferdinand Hodler e dal post-impressionismo. Per lui, agli albori del Novecento, era giunto il momento di riconnettersi con le avanguardie parigine. Si recò nella capitale francese dove si stabilì permanentemente durante il periodo tra le due guerre. Stimolato da una scena artistica in piena effervescenza, si nutre delle innovazioni del post-cubismo, in particolare del futurismo e del purismo Buchet sarà, per tutta la vita, alla ricerca di nuove soluzioni plastiche. Nella sua pittura, esigente e disciplinata dal righello e dal compasso, sviluppa un'arte compositiva in opere straordinariamente costruite e sistemate: un insieme unico nell'arte svizzera!La mostra ripercorre la carriera dell'artista, compresa la sua produzione sul campo delle arti applicate, dalle opere segnate dalla sua volontà modernista al suo ultimo lavoro, abitato dalla spiritualità e dalla ricerca del colore.A cura di: Catherine Lepdor, capo curatore, e Paul-André Jaccard, Fondazione Gustave Buchet