Cut/Paste evidenzia l’intima relazione tra i fumetti e i suoi formati di pubblicazione, nonché l’intrigante estensione delle modifiche manuali tramite colla e forbici alle trasformazioni contemporanee tramite l’intelligenza artificiale. Immergendosi nelle storie editoriali, la mostra mostra il confronto tra gli strumenti dell'intelligenza artificiale e le storie classiche degli anni '50 offrendo diverse esperienze interattive. Un'esplorazione delle relazioni tra tecnologia e creazione nel mondo dei fumetti.
I fumetti, in quanto arte grafica, sono strettamente legati ai formati di pubblicazione. Nella grande pagina a colori di un album non raccontiamo la stessa storia che in una striscia in bianco e nero pubblicata su un quotidiano. Ogni volta che una storia cambia mezzo, deve essere reinventata, e prima dell'arrivo della tecnologia digitale, autori ed editori usavano forbici e colla per ricomporre le loro tavole, passando dalla rivista all'album o dal formato album a quello libro in camicia. L'arrivo della tecnologia digitale non ha fatto scomparire la carta stampata, ma ha aggiunto nuove declinazioni a quest'arte proteiforme, che oggi viene visualizzata su schermi di dimensioni molto diverse. Fortunatamente, le tecnologie digitali offrono anche nuovi strumenti per facilitare l’operazione di riconfigurazione del racconto grafico.
Il percorso espositivo inizia con un tuffo nella storia editoriale del fumetto per scoprirne i molteplici supporti nonché le riconfigurazioni che da essi derivano. Ci concentreremo quindi sulla ricerca volta a facilitare la ridistribuzione delle narrazioni grafiche in un'ampia varietà di formati. Lo sviluppo di questi strumenti digitali, che si basano sull'intelligenza artificiale, viene presentato in modo interattivo. La mostra presenta infine un laboratorio in cui gli studenti della Scuola di Comics e Illustrazione di Ginevra hanno reinterpretato due serie storiche pubblicate negli anni Cinquanta, per adattarle a diversi media, cartacei o digitali.
Questa mostra nasce dal progetto Sinergia “Reconfiguring Comics in our Digital Era” finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica (FNS n° 180359) diretto da Sabine Süsstrunk, Mathieu Salzmann e Raphaël Baroni.