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Pascal Vonlanthen

Pascal Vonlanthen
Collection de l'Art Brut

14/06/2024 - 27/10/2024

Affascinato dalla tipografia dei titoli e dalla disposizione dei testi, Pascal Vonlanthen copia a modo suo le pagine di giornali, riviste o volantini pubblicitari. Non padroneggiando la lettura, si appropria dei codici di una lingua che non è in grado di decifrare. In circa dieci anni creò un originale corpus di scritti asemici, privi di sintassi, ma dotati di grande forza formale.

Se all'inizio le lettere tracciate nelle sue composizioni hanno una certa somiglianza con quelle del modello stampato, e talvolta permettono di riconoscere l'incipit di un articolo, ben presto la lettura si imbatte in lettere invertite, numeri sparsi, una sequenza che sfugge logica, linee che si allungano senza spazi tra le parole e senza punteggiatura, o la stessa lettera che si ripete in modo sempre più astratto. Alla rigidità dei caratteri tipografici Pascal Vonlanthen oppone una calligrafia che si sviluppa in onde o colonne in un movimento ondulatorio. La sua scrittura si svolge con una sorta di logica gregge: la forma di ogni lettera influenza quella successiva, e ogni riga corrisponde al movimento di quella che la precede, in una dinamica che ricorda il volo degli storni. A volte, masse astratte come nuvole impongono il loro volume; altrove lettere e immagini condividono la composizione e la scrittura diventa anche figurativa, grazie alla presenza di animali o forme embrionali. L'autore alterna i piccoli formati con un pennarello nero o colorato dalla punta fine, a quelli grandi con un pennarello su carta o cartone da imballaggio, fino a giungere alla smisuratezza con un rotolo lungo otto metri.

In un'epoca in cui i mezzi di comunicazione invadono la nostra esistenza con il loro flusso continuo di informazioni, l'eleganza puramente visiva e silenziosa degli scritti di Pascal Vonlanthen esercita un'attrazione irresistibile che trascende i confini linguistici.

Nato a Rossens, un villaggio nel cantone di Friburgo, in Svizzera, Pascal Vonlanthen (1957) è cresciuto in campagna. Dal 1998 frequenta il laboratorio CREAHM situato nello stesso cantone. Durante i primi quindici anni della sua attività artistica, il mondo della fattoria è stato la sua principale fonte di ispirazione. Nei suoi disegni a matita grigia o pastello, galline, mucche e conigli, vari strumenti e utensili sono allineati come i caratteri della scrittura pittorica. È dal 2014 che i suoi lavori diventano più grafici.

Dopo aver acquisito nove opere di Pascal Vonlanthen, tra il 2020 e il 2021, la Collection de l'Art Brut presenta per la prima volta un folto gruppo delle sue creazioni nell'ambito di questa mostra monografica.

Curatrice: Teresa Maranzano, storica dell'arte.